7 Ottobre 2012

Ivan per Matteo

Appunti

Il mio videomessaggio per Matteo Renzi.

Una risposta a “Ivan per Matteo”

  1. Ilaria ha detto:

    Caro Ivan, provo esattamente le emozioni, l’entusiasmo, la “scossa elettrica”, che tanto bene descrivi nelle tue parole. Il torpore della sfiducia, la cappa dei nonsense politico- sociali- economici del nostro Bel Paese, avevano ridotto di tanto l’ossigeno intorno a me; ho pensato più e più volte di andar via, un’altra volta, ma non più in Italia, ma FUORI! Per me stessa, per il mio compagno, medico qualificato, ma precario, per i nostri tanto sognati figli.
    Il disgusto dell’ultimo ventennio, l’imbarazzo nel cercare di spiegare ad amici Danesi e Tedeschi come mai la maggioranza degli Italiani avesse votato per una certa persona. Ero davvero prostrata e per la prima volta in vita mia, forse non avrei esercitato uno dei miei diritti più belli, quello di votare. Sapessi la felicità a 18 anni, quando mi arrivò la mia prima tessera elettorale, assieme al traguardo della patente, era per me un grande moto di energie e di entusiasmi: potevo dire la mia.
    Poi gli scandali, le incoerenze, i contributi allucinanti per una classe politica che di classe e di politica aveva ben poco… sempre loro, sempre gli stessi: nuovi simboli ma sempre le stesse facce in un rimpastone oramai indigesto! Quando più di un anno fa ho incominciato a sentir parlare di Matteo, ho voluto approfondire, leggere i suoi libri, informarmi, ascoltarlo, andare di persona a conoscerlo.
    E’ passato più di un anno e l’entusiasmo ed il “sogno” di una grande rivoluzione pacifica e costruttiva delle istituzioni (che gridavo a gran voce nella mia stanza di adolescente, cantando alla chitarra “What’s up” delle 4noblondes) si sono riaccesi con una forza, un’energia incredibili. E di questo devo ringraziare questo ragazzo di 37 anni, le sue capacità, il suo coraggio, la sua volitività, sua moglie Agnese ed i loro 3 figli, per i sacrifici che stanno mettendo in campo, tutti voi, che nel pieno delle vostre attitudini lavorative, vi state adoperando per liberare e far circolare questo vento nuovo di speranza, di possibilità, di cambiamento e soprattutto perché per la prima volta è realmente un NOI che partecipa. GRAZIE DI CUORE.