8 Settembre 2011

Fai contare il tuo amore

Appunti

Come succede ogni 10 anni negli anni che finiscono per 1, quest’anno è l’anno del censimento della popolazione. L’ISTAT procederà a fare una fotografia del paese (la data della “foto” sarà il 9 ottobre) che sarà quella ufficiale che servirà da base per tutte le decisioni che si andranno a prendere per il futuro dell’Italia. Ci sono almeno due grandi novità, quest’anno. La prima è che il questionario sarà compilabile anche on-line.

La seconda, e di questo voglio parlarvi, è che per la prima volta nel questionario saranno ricomprese anche le coppie conviventi dello stesso sesso. Per la prima volta potremo sapere quante famiglie gay o lesbiche, con bambini o senza, vivono nel nostro paese e capire quindi quanto grande sia effettivamente, in termini statistici, il bisogno di strumenti per aiutare queste famiglie a vivere da cittadini in Italia.

Sia chiaro, io non credo che il diritto delle minoranze si misuri un tanto al chilo. In Italia si stima che ci siano soltanto 30 mila ebrei e tutti riconosciamo in modo sacrosanto i loro diritti, la loro dignità e il ruolo fondamentale e insostituibile che hanno nella storia e nel presente del nostro paese. Però, certo, sappiamo che ci sono. Delle famiglie gay e lesbche, invece, sappiamo ufficialmente poco o nulla, dato che nessuno le ha mai contate ufficialmente.

Per questo è essenziale che tutti noi rispondiamo senza timori e correttamente al questionario e che consentiamo all’ISTAT di avvicinare a noi la sua lente d’ingrandimento. Dalla collaborazione del portale gay.it e di tre storiche associazioni quali Arcigay, Rete Lenford e Certi Diritti è nato un sito (http://www.gay.it/faicontareiltuoamore/) che aiuta alla corretta compilazione del censimento.

Vi raccomando davvero di cuore di sorridere al fotografo: in caso vi dibatteste in un dubbio morettiano, lasciate che vi dica che è una di quella occasioni in cui si viene notati soltanto se ci si è.

7 risposte a “Fai contare il tuo amore”

  1. Omar Supio ha detto:

    E uno! fusse che fusse la vorta bbona?

  2. idelbo ha detto:

    Dovrà essere fatto un lavoro di sensibilizzazione sul web. A proposito di ciò che scrivi, proprio ieri sera parlavo con un mio amico gay e discutevamo di questa possibilità/opportunità…non credo che molti lo faranno…Da parte mia ti metterò a disposizione il mio blog e condividerò il tuo articolo su facebook

  3. Davide ha detto:

    Pessima idea quella di andare alla conta. Quando l’ISTAT presenterà i dati e risulterà che le coppie gay in Italia sono lo 0,00001% del totale già mi immagino il titolo de “Il Giornale” e i commenti di Giovanardi.
    Chiedere il censimento è stato l’ennesimo errore madornale del movimento gay italiano.

  4. Omar Supio ha detto:

    Davide, non è che ci sia da aspettarsi il 50% della popolazione. Ma tu mi sembri un tantino pessimista. Lo 0,00001%! Vuol dire uno ogni 100.000 persone. Ma ti guardi intorno? E tu ritieni che all’ISTAT, se non avessero percepito il fenomeno di un certo spessore, avrebbero incluso la voce nei quesiti? Sul pessimistico principio di essere in pochi, non si volevano fare i 4 referendum ultimi che sono andati alla grande. Abbi fede. Cerchino gli interessati di non nascondersi, piuttosto.

  5. […] è bastato il mezzo giubilo del variopinto movimento gay e qualche dichiarazione del prezzemolo-Scalfarotto (nel senso che si butta in tutte le minestre già cotte) a far strillare allo scandalo Il Giornale […]

  6. […] qui compte dans ses rangs la députée ouvertement lesbienne Paola Concia. Sur son blog, le vice-président du parti, Ivan Scalfarotto, lance son propre appel: «Des familles […]

  7. […] qui compte dans ses rangs la députée ouvertement lesbienne Paola Concia. Sur son blog, le vice-président du parti, Ivan Scalfarotto, lance son propre appel: «Des familles […]