2 Gennaio 2011

C’è un giudice a Milano (e avvocati molto bravi)

Appunti, Laicità, Milano

Con delle ineccepibili motivazioni il TAR della Lombardia ha demolito, cassandole integralmente, le linee guida sull’aborto della regione Lombardia. Gli avvocati Vittorio Angiolini, Marilisa D’Amico (entrambi esponenti di spicco del PD milanese, mi piace ricordarlo) e Ileana Alesso – che insieme o separatamente erano già stati protagonisti di altre importanti battaglie giudiziali in favore dei diritti, dal matrimonio gay alla demolizione della Legge 40 – sono riusciti nuovamente ad ottenere la giustizia che spetta ai cittadini in uno Stato laico.

9 risposte a “C’è un giudice a Milano (e avvocati molto bravi)”

  1. Marco Bizzarri ha detto:

    Vorrei sapere cosa c’entra uno stato laico in questa sentenza; davvero.

  2. Ludovica ha detto:

    Si, e’ vero: Cosa c’entra lo Stato laico?

  3. StradediFrancia ha detto:

    Certo che c’entra: è lo Stato che deve sistematicamente impicciarsi di ciò che fa il cittadino. Curiosa a tal riguardo la tesi di questo (non)governo (e dei suoi complementi regionali):

    -Non bisogna impicciarsi della vita dei cittadini quando si parla di tasse, non mettendo mano nelle tasche degli italiani (salvo poi aumentarle in realtà e superare il Belgio fra i paesi più tassati, secondo le classifiche OCDE);

    – Bisogna impicciarsi della vita degli italiani negli affari di letto e sesso quando lo die il Vaticano (tranne quando i sudeettiaffarri riguardano il premier ed i suoi scagnozzi: allora è killerraggio ed attacco della privacy).

    Notare la coerenza.

  4. Ludovica ha detto:

    @ Strade di Francia:

    Il tuo intervento c’entra come i cavoli a merenda.
    Come la marmellata di ciliege sui ravioli ai funghi porcini.
    Come l’Uovo di Pasqua a Carnevale.
    Come il Panettone alla Festa della Repubblica.

    Ma voglio rispondere al tema del tuo inappropriato commento.

    La lingua, come sempre, batte dove il dente duole: sempre su Berlusconi si va a finire.

    Cosa c’entra Berlusconi?

    Tra l’altro, per entrare nei suoi affari di letto e di sesso non mi sembra che l’Unita’ e la Repubblica dei “Governi Mortadella” abbiano chiesto l’autorizzazione vaticana.
    A me sembra che si siano impicciati dei fatti di letto e di sesso del “Premier Maximo” ben oltre il livello di pettegolezzo da portinaie che e’ democraticamente consentito, in nome della liberta’ di espressione, ai giornaletti spazzatura, quelli che per vendere copie spiano i potenti dal buco della serratura.

    Avessero scoperto che il Berlusconi, nel corso di riti orgiastici di tipo esoterico praticati nei bagni di Palazzo Grazioli, sodomizzava verginelle minorenni importate dalla Tailandia in valige diplomatiche, avrei gioito nel vedere un pedofilo pervertito finire dietro le sbarre.
    La Stampa (decente) e lo Stato, infatti, devono sempre entrare nelle camere da letto dei cittadini quando si tratta di minorenni e quando si violentano madri e sorelle nel “chiuso” delle mura familiari.

    Ma Berlusconi se la fa solo con qualche mignottona ormai in avanzato stato di menopausa; qualche baldraccona di lusso che la verginita’ la perse nel Sessantotto, durante la Big Revolution di Mario Capanna, Tony Negri, Adriano Sofri & Co.

    Non credo dunque che Berlusconi abbia bisogno di chiedere il beneplacito degli evangelici bigottoni di sinistra, specie dopo una giornata di “duro” lavoro, per farsi una bella scopatona con una tardona di mestiere che ha cominciato a pensare alla pensione.

    Insomma: in uno Stato laico e democratico un cittadino dev’essere libero di scoparsi chi vuole: purche’ sia maggiorenne e consenziente.

    Tu invece devi essere uno che pensa che un “Uomo di Stato” che rappresenta la Nazione deve fare le cose di nascosto. Tu devi essere uno che pensa che la reputazione di un “uomo di Stato” si basi, soprattutto, su come esercita la sua sessualita’. Cioe’ deve scopare solo sua moglie o il suo “compagno” (se pratica l’omosessualita’).

    Se per caso L’Uomo di Stato e’ singolo, divorziato, separato dalla moglie o dal compagno, oppure, pur convivendo “more uxorio”, la moglie o il compagno non gliela/glielo danno piu’ perche’ hanno perso interesse sessuale, all’Uomo di Stato che si rispetti e che ancora sente, malgrado gli sforzi e le preghiere, quei demoniaci stimoli sessuali che portano al peccato, non resta che la masturbazione.

    Cioe’: piu’ si masturba davanti a un filmetto porno, piu’ rappresenta degnamente la nazione dal punto di vista etico e morale.
    Insomma: non solo dev’essere un “Uomo Al Di Sopra Di Ogni Sospetto”, ma dev’essere anche un “Uomo Al Di Sopra di Ogni Tentazione della Carne”. (A parte la pratica dell’auto-erotismo)
    In poche parole: un prete cattolico (possibilmente con tendenze non-pedofile)

    La Sinistra cui tu appartieni, insomma, pretenderebbe che un Uomo di Stato smetta di essere un “Uomo”, o una “Donna” e si metta in “Stato” sessuale vegetativo per fare contento il “Signore che sta nei Cieli”, che lo vuole sempre castigato e morigerato cosi si guadagna il Paradiso, e per fare contento il popolo di sinistra che vuole Primi Ministri che adoperano quel “coso” solo per fare la pipi’.

    Magari un proposta di legge che faccia indossare il cilicio al sacco scrotale dei nostri Uomini di Stato affinche’ possano soffocare anche l’auto-erotismo, giace gia’ nel cassetto di qualche moralista puritano di sinistra che ispirandosi al Savonarola vuole ripulire la politica non solo dalla corruzione, ma anche dalla debolezza della carne.

    Viva lo Stato laico e di sinistra che non s’impiccia negli affari di letto e di sesso dei cittadini, dunque!

  5. StradedifFrancia ha detto:

    Però buona la marmellata di ciliege sui ravioli ai funghi porcini!

    E vero c’è gente sessuofoba (Rutelli, Binetti) che si definisce(definiva) di “sinistra”, però poi c’è gente che si definisce di “destra” che quanto ad eseguire rigidi dettami sessuofofi made in Vat mica sherza.

    Se purtroppo la CD “sinistra” italiana ha idee timide e poco chiare nel campo dei diritti civili e la sua posizione più che un SI sembra un NI, in compenso la CD “destra” ce le ha fin troppo chiare (NO a tutto quello che “puzza” di diritti civili).

  6. Riciard ha detto:

    Fortuna che nel Pd qualcuno che ancora pensa diversamente dalla schematica e delirante deriva verso il terzo polo, c’è.
    Però… la pazienza sta finendo…
    http://riciardengo.blogspot.com/2011/01/di-che-ti-piace-questo-elemento-prima.html

  7. Paolo ha detto:

    Lo stato laico c’entra. In Italia che vi piaccia o meno una legge per regolamentare l’aborto c’e’ e Formigoni non puo’ decidere di fare una legge Lombarda piu’ in linea con i suoi principi religiosi, Non e’ nelle sue competenze e la Lombardia non e’ lo Stato della Chiesa

    P.S. Scalpha, ma creare una bella pagina dedicata per ‘Ludovica’ dalle personalita’ multiple – qualcosa tipo “Delirium Tremens” o “SempreFuoriTema”? Una collezione di post cosi’ merita uno spazio tutto suo ( e magari pure un libro)

  8. Marco Bizzarri ha detto:

    @Paolo

    No, non c’entra; la motivazione del giudice è: “queste materie vanno regolamentate a livello di stato nazionale e non a livello di regione.” Non c’è scritto da nessuna parte il richiamo ad una laicità dello stato.

  9. Ludovica ha detto:

    @ RICIARD

    Guardi, lei, che “fuori tema” ci va qualcun altro, non certo la “Ludovica dalle multiple personalita’”.

    Fuori tema e’ parlare di laicita’ dello Stato quando la laicita’ non c’entra una minxxia. (Pardon my French!)

    Io, “fuori tema”, rispondevo a “StradediFrancia” che, “fuori tema”, tirava in ballo il Berlusconi e “i suoi affari di sesso e di letto” dentro i quali il Vaticano, secondo lui, non metterebbe il naso.

    Checcentra il Berlusconi?

    E se anche il Vaticano non mettesse il naso negli affari di letto e di sesso del Premier Maximo, bastano i nasi dell’Unita’ e della “Repubblica dei Governi Mortadella” a tenerci informati perfino di quanti orgasmi il vegliardo e’ riuscito a procurare alla aquillo in menopausa che gli si era infilata nel letto con il registratore.
    (La qual cosa, tra l’altro, ne ha addirittura aumentato la popolarita’ perche’ un settantenne che scopa e fa godere la femmina e’ indice di buona salute fisica e mentale: come dicono i dottori e fino a prova post-comunista contraria).

    Naturalmente, siccome gli Italiani sono un popolo laico, maturo e intelligente e riconoscono da secoli ai potenti le debolezze della carne, al punto da venerare Papi omosessuali circondati da concubini, delle raccomandazioni vaticane e dei “savonarolismi” del nuovo puritanesimo post-catto-comunista si fanno, giustamente, il leggendario “baffo”.

    Queste faccende di letto e di sesso funzionano solo nelle culture anglosassoni, puritane ed ipocrite, che vivono di spiate dal buco della serratura pretendendo dai potenti la morigeratezza sessuale e sacrificandoli sull’altare dell’ipocrisia quando li beccano con il pene nel sacco. Costringendoli a dimettersi.

    (Ad eccezione di quel bugiardone di Clinton che lo ha messo nel didietro a tutti con la interessante teoria, squisitamente puritana, che il “lavoretto di bocca” non sarebbe un rapporto “propriamente sessuale”. E poi, da quelle parti, nelle culture civili e progredite, basta dire “Sorry” e fare la faccia del “pentito” e il pubblico anglosassone puo’ concludere soddisfatto:

    “Si, e’ un maialone fedifrago; la faceva sotto il naso della moglie Hillary nello Studio Ovale della immacolatissima Casa Bianca, pero’, scoperto, si e’ pentito e ha chiesto scusa e allora, senza bisogno di confessarsi come fanno quei bigotti dei cattolici sottosviluppati, lo perdoniamo, a patto che reciti con la faccia triste tre Pater, Ave, Gloria nel confessionale pubblico televisivo. All’americana!

    Cosa non si fa, da quelle parti, per vendere giornali e sentirsi a posto con la propria ipocrita coscienza lasciamo a Scalpha commentare. Lui la cultura anglosassone la conosce benissimo.