13 Novembre 2010

Gli impegni di Boeri per la comunità GLBT milanese

Appunti, Milano

Domani ci sono le primarie a Milano. Sin dal principio ho deciso di appoggiare Stefano Boeri, convinto dal suo progetto per Milano: una capitale europea, una città aperta, un luogo amico per i suoi cittadini. Un posto all’altezza delle grandi città che attraggono tanto talento italiano: Londra, Barcellona, Parigi, Berlino. Una città amministrata da una sinistra che pensa allo sviluppo e alle opportunità, che guarda al futuro con fiducia, lontanissima dalla cupissima cultura della paura della destra e dall’odiosa xenofobia leghista.

Poi oggi mi è arrivato il comunicato che Boeri ha scritto con i suoi impegni per la comunità GLBT milanese (che riporto in fondo). Non il solito registro delle coppie di fatto che non si nega a nessuno, ma un piano organico di azione per fare in modo che la comunità gay milanese (parliamo di almeno 100 mila persone, alcuni dicono il doppio) possa sentirsi a casa nella propria città. La conferma del coraggio e della visione che ci vogliono per governare Milano e farla tornare a volare. Domani, se vivete a Milano, votate per Stefano Boeri.

Comunità LGBT, Boeri: “Impegno per una città aperta, inclusiva e internazionale”

Nel programma elettorale di Stefano Boeri, Candidato Sindaco alleprimarie del 14 novembre, grande attenzione è rivolta al modo con cui Milano valorizzerà e darà spazio a tutti i diversi mondi che laabitano. “Milano deve tornare ad essere una città inclusiva ed aperta – dichiara Stefano Boeri. Una città in cui le differenze si manifestano e sono riconosciute come una risorsa di energia, cultura e innovazione”

“Conosco bene il valore e il contributo che le comunità Gay Lesbiche Bisex e Transgender (LGBT) offrono ogni giorno alla vita di Milano. Valori di innovazione culturale e creatività, di sperimentazione di istanze liberali e valide per tutti”. Per questo auspico che le comunità LGBT trovino anche a Milano, come già succede a New York, Madrid, Parigi e in altre grandi città del mondo, un territorio ospitale e disponibile ad accoglierle.

Se sarò Sindaco, mi impegnerò ad ospitare un grande appuntamento LGBT in occasione di Expo 2015, a nominare un delegato del Sindaco ai rapporti con la comunità LGBT, istituendo un tavolo istituzionale permanente con la comunità. Daremo inoltre vita ad uno Sportello Antiomofobia con mediatori culturali nei quartieri e unità di strada con le associazioni LGBT. Dobbiamo con urgenza tornare a parlare pubblicamente, nelle scuole e nei luoghi pubblici di Milano, di prevenzione delle malattie sessualmente trasmissibili (MTS) e dell’AIDS.

“Svilupperemo politiche culturali in grado di valorizzare la ricchezza di queste esperienze, supportando come amministrazione comunale le presenze culturali delle comunità LGBT a Milano, come quelle che hanno contribuito a riqualificare la zona di Porta Venezia.

Se vogliamo aprire una prospettiva europea e internazionale per Milano, se vogliamo uscire dall’orizzonte cupo e ristretto della Padania, Milano deve prima di tutto imparare ad accogliere e valorizzare il mondo che già la abita.

Milano, 13 novembre 2010

9 risposte a “Gli impegni di Boeri per la comunità GLBT milanese”

  1. Roberto ha detto:

    perfavore Ivan, leggiti “La colata”, scritto dai giornalisti che hanno prodotto “Il Partito del cemento”. Poi se vuoi ne riparliamo…
    (in Lombardia, dovresti verificare cosa è il movimento “Stop al consumo di territorio”e cosa intende perseguire.
    Spiacente, le archistar non c’entrano niente con le città “europee”.
    ciao, Roberto

  2. Lorenzo L. Gallo ha detto:

    Boeri è il candidato dei perpetui, secondo Pisapia, che ha raccontato al Fatto Quotidiano che il PD non gli ha consegnato il database dei nomi degli elettori delle precedenti primarie, che così hanno potuto ricevere solo le comunicazioni di Boeri. Vorrei sapere se è vero, o se qualcuno querelerà Pisapia per aver detto il falso. Se non lo querelate, vuol dire che è vero; ma allora il PD è ancora il PCI sotto falso nome.

  3. lele ha detto:

    Posso tranquillizzare Lorenzo L. Gallo: come iscritto PD ho ricevuto una mail che conteneva una presentazione dei 4 candidati. Trovo corretto che il PD non dia ad altre organizzazioni (il Comitato di Pisapia) la mia mail.
    Boeri è il candidato migliore. E’ bravo, preparato e sarà un ottimo sindaco. Pisapia non può chiaramente sostenere una campagna elettorale, ha un modo di parlare poco comprensibile.

  4. alessio ha detto:

    archistar. Come se superavvocato fosse un insulto.
    Si è un bravo architetto io faccio il Politecnico e lui da tutta la vita si occupa di come integrare verde e ambiente urbano di come far sparire le auto dal centro, di come recupare le zone deturpate.
    Il suo programma sull utilizzo del territorio è il piu chiaro di tutti. Quindi se non sapete cosa dire per attaccare il miglior caandidato che abbiamo per favore, silenzio. E tanto rispetto perche Stefano quando ha menzionato gli altri candidati l’ha fatto per esprimere stima. 3 candidati astiosi e rancorosi verso le scelte di una nuova classe dirigente milanese coraggiosa e dinamica, evidentemente i più anziani rimpiangono i bei tempi.

  5. Strade di Francia ha detto:

    Mi rivolgo solo a Lele: forse ho capito male, quindi secondo te Pisapia andrebbe scartato perchè non è videogenico? O parte il video, secondo te, non ha idee chiare?

  6. Lorenzo L. Gallo ha detto:

    Lele, dunque il PD considera una “altra organizzazione” il comitato promotore di un candidato alle stesse primarie, come se fosse una bocciofila? Allora, dovrebbe molto semplicemente non inviare materiale riferito ad alcun altro candidato, mentre Pisapia sostiene che ha inviato materiale sulle iniziative del solo Boeri.
    Se Pisapia ha detto il falso, va querelato. Ma se dice il vero, il PD ha fatto l’ennesimo autogoal, e ha sporcato la sicura elezione del povero Boeri, riducendolo a candidato “di apparato”.

  7. StradediFrancia ha detto:

    Niente da fare Lele non risponde

  8. […] Oppure di un Boeri, ex candidato come sindaco di Milano che ha avuto il coraggio di dichiarare un progetto perchè la comunità gay milanese si potesse sentire a casa  – a differenza di Pisapia, che  ha dichiarato che nel programma di governo i temi cosiddetti […]