17 Maggio 2010

Il "caso Concia". Ecco cos'è l'omofobia.

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Il mio pezzo per l’Unità, oggi, giornata contro l’omofobia.

Quest’anno riflettiamo sui significati della giornata contro l’omofobia soltanto poche ore dopo l’aggressione di cui è stata fatta oggetto Anna Paola Concia. La parlamentare, il cui nome è diventato sinonimo della lotta all’omofobia nel nostro Paese, è stata accerchiata e assalita verbalmente per strada da un gruppuscolo di sedicenti antifascisti, essendo colpevole ai loro occhi di aver firmato insieme ad altri giornalisti ed intellettuali un appello perché fosse garantito il diritto a manifestare di un gruppo giovanile di estrema destra. A voler chiedersi cos’è l’omofobia si dovrebbe cominciare da lì, dal tentativo di intimidazione di una parlamentare che ha fatto della costruzione di un paese più inclusivo la missione della sua vita e un patrimonio per l’intero partito. E dai commenti al video, in puro stile squadrista, che gli stessi hanno girato durante l’azione e diffuso in rete, dove Paola viene definita una “lesbica isterica”. L’omofobia è violenza fisica, è discriminazione, è assenza di diritti, ma l’omofobia è anche nella cultura delle piccole cose, nelle parole che quotidianamente utilizziamo. E’ per esempio il sito del più grande quotidiano italiano che si prende la libertà di ironizzare – e di invitare tutti i lettori a fare altrettanto – sull’affettività omosessuale quando si è diffusa la fotografia di due noti calciatori ritratti in un gesto di intimità. Celebriamo dunque questa giornata dovendo amaramente rilevare che un altro anno è passato senza che il parlamento abbia avuto la capacità e l’autorevolezza necessaria per approvare una legge contro l’odio omofobico. L’inerzia del legislatore non costituisce soltanto un problema politico ma morale: il parlamento ha la responsabilità di indicare con chiarezza i principi che uniscono la nostra comunità nazionale, riempiendo così di senso il nostro contratto sociale. Il ripudio di ogni genere di odio è un messaggio che dovrebbe giungere dalle Camere al Paese, in modo netto ed inequivocabile, al di là dei colori politici e degli schieramenti. Il rischio è che l’assenza di una presa di posizione forte possa essere percepita nel tessuto della nostra società come una forma di acquiescenza e di tacita accettazione dell’omofobia. Hanno quindi un altissimo valore simbolico e, appunto, morale tanto la recente sentenza della Consulta che ha affermato la rilevanza costituzionale delle unioni omosessuali come formazioni sociali (si badi bene: delle unioni in quanto tali, non solo dei singoli conviventi) che l’iniziativa del Presidente Napolitano che oggi incontrerà, proprio su iniziativa di Paola Concia, tutte le associazioni che rappresentano la comunità GLBT italiana. Speriamo che le Camere sappiano essere alla medesima altezza e che la Legge Concia sia finalmente approvata prima che passi un anno ancora.

33 risposte a “Il "caso Concia". Ecco cos'è l'omofobia.”

  1. ilprimopasso ha detto:

    Non solo da destra viene l’omofobia.
    Solidarietà per l’onorevole Concia.

    Ilprimopasso

  2. Paolo ha detto:

    Mi dispiace di questo fatto capitato a Paola. Però caro Ivan vorrei sottolineare due cose. In primo luogo chi fa politica deve essere in ogni momento disponibile a spiegare ed argomentare le proprie posizioni politiche assunte. Quindi, non reputerei mai tollerabile un aggressione fisica a chicchessia. Però che qualcuno si arrabbi con me e mi approcci con rabbia perché mi metto a fare battaglie in difesa di Casa Pound; beh questo mi sembra comprensibile e democraticamente accettabile. Quindi ok, l’incolumità delle persone è un valore a prescindere ed è deprecabile che nel criticarla abbiano fatto riferimento al suo orientamenteo sessuale. Però Paola si renda conto che l’estrema destra romana non ha perso le sue brutte abitudini violente (come racconta la cronaca di aggressioni a immigrati, gay, etc…) e dalle poltroncine di Montecitorio è troppo comodo andare a fare i dibattiti a Casa Pound con i riflettori accesi e simulare il dialogo. Poi quando si spengono i riflettori e non ci sono fotografi e giornalisti in giro, incontrare la gente di casa pound per strada è tutt’altro che rassicurante. E io in quanto cittadino democratico le mie energie politiche non le spnderò mai per legittimare i “fascisti del terzo millennio” e non smetterò mai di criticare chi lo fa (come Paola).

  3. […] blog esprime la sua solidarietà alla sua iscritta Paola Concia, a seguito dell’aggressione […]

  4. Giorgio ha detto:

    Io ricorderò sempre quando la Concia in tv (il programma era “Outing” su Teleroma56), per rivendicare il fatto che lei è uguale a tutti gli altri e quindi pretende il diritto di sposarsi, disse: “E che mi manca un braccio?”
    Buon pregiudizio a tutti!

  5. Anellidifum0 ha detto:

    Io sono per il rispetto della Legge. In Italia, al pari che in altri Paesi, esiste una legge che vieta la ricostituzione in qualsiasi forma del partito fascista. Casa Pound è dichiaratamente neofascista perfino nei font che adopera per i suoi manifesti.

    Chi, da Sinistra, intende la libertà di pensiero come “chiunque può dire qualunque cosa” dimostra solo una scarsissima dimestichezza con i principii liberali. Siccome questa scarsa dimestichezza è offerta da persone che per una vita si sono dette comuniste, credo che si possano comprendere. Chi invece non è mai stato comunista dovrebbe saper bene che ogni libertà funziona proprio laddove incontra un limite, che è appunto quello stabilito dalla legge.

  6. […] è solo la Serracchiani che difende la giornata di oggi. Ivan Scalfarotto contesta il Parlamento – di cui anche il Pd partecipa attivamente – per non aver ancora […]

  7. david ha detto:

    QUanto riportato nell’articolo da lei scritto è falso tendenzioso e anche profondamente controproducente. I compagni di Militant che hanno portato a termine una legittima contestazione contro quello che a loro (e mio) parere era l’attegiamento sbagliato di un giornale (l’Altro di Sansonetti) rispetto all’opportunità della manifestazione di Blocco Studentesco non ha nulla a che fare con l’omofobia. E’ grave e triste che vengano confusi i piani. Io non la conosco, conosco le sue battaglie all’interno del PD in maniera superficiale quindi non intendo giudicarl tout curt, però se questa è la “nuova classe dirigente” stimao messi male. Se non si distingue chi commenta su youtube da chi fa politica attiva, se non si capisce la differenza tra quelli di casapound che hanno terrorizzato la gaystreet st’estate (o lo avete dimenticato? o pensatemagari che fosse qualcun altro?*) significa che mancano tanto la cultura politica quanto l’intelligenza politica. Un commento su youtube può lasciarlo chiunque, ora mi registro su you tube e lascio 200 commenti sui video della roma dicendo di essere un ultrà. Questo fa di me un ultà? io che non ho mai messo piede in uno stadio? idem vale per i commenti sul caso specifico. Secondo poi quando l’onorevole Concia ha risposto ai compagni di Militant “menatemi” loro l’hanno guardata storta (sghignazzando per la pochezza dell’invito) e le hanno risposto “non siamo mica quelli di casa pound!” Questo eprché deerminate pratiche politiche, come l’assalto al diverso non fanno parte di un certo lessico. Sarebbe ilc aso prima di pubblicare baggianate, di essere informati e (ma questa è u’opinione politica) più in generale di sapere chi è “nemico”. Non certo i compagni, con legittime opinioni antifasciste, ma i cari amichetti di cassa pound che di giorno invitano la Concia a fantomatici dibattiti col doppio petto, e di notte lanciano bombecarta in via san giovanni in laterano inneggiando al duce.

  8. david ha detto:

    PS
    avevo scordato l’asterisco.
    *
    La sede di casapound è il più grosso covo di fascisti vicino alla gay street, essendo qeusta situata a circa 500 metri in piazza vittorio (via napoleone per l’esattezza). 2+2=4…

  9. Luca Signorini ha detto:

    Non sono daccordo con il commento di Anelli di Fumo.
    Mi sembra che sia tipico di chi predica bene e razzola male.

    A me sembra infatti che il primo a mostrare “scarsa dimestichezza con i principi liberali” sia lo stesso Anelli di Fumo il quale, da un lato, giustissimamente, contesta che “la liberta’ di pensiero significhi che CHIUNQUE PUO’ DIRE QUELLO CHE VUOLE”, e altrettanto giustissimamente, sostiene, da bravo liberale, che “ogni libertà funziona proprio laddove incontra un limite, che è appunto quello stabilito dalla legge”; dall’altro, pero’, Anelli di Fumo decide di intitolare un post in questo orribile modo:

    “Carfagna B……..A?,

    dimenticandosi che c’e’ un limite stabilito dalla legge riguardo questo tipo di affermazioni?
    E non e’ ipocrita difendersi dall’accusa di essere stato assai poco “liberale” nel titolare quell’orrendo post in quell’orrendo modo, sostenendo che lui aveva solo riportato la notizia da altre fonti, ben sapendo, invece, che nessuna altra fonte aveva riportato quelle “allegations” nella forma da lui adoperata?

    Boh, Non capisco!

    Con riferimento alla legge che vieta la ricostituzione SOTTO qualsiasi forma del DISCIOLTO Partito Fascista, ricordata da Anelli di Fumo, penso che dovremmo prendere esempio dall’Inghilterra:
    Tra forti polemiche, infatti, la BBC, a seguito della vittoria di due parlamentari neo nazisti eletti al Parlamento Europeo e sulla base del consistente seguito elettorale del B.N.P., il partito neo-nazista britannico (un milione di simpatizzanti), ha cominciato a dare spazio politico, attraverso le News, attraverso interviste radio-televisive in primissima serata e perfino attraverso presenze al piu’ prestigioso programma politico del Regno, Question Time, ad un Partito che non ri-costituisce un bel niente, ma s’ispira a quella detestabile ideologia.

    Infatti, per gli Inglesi, che la democrazia la conoscono, non e’ vietando la parola ai nemici della democrazia che li si vince: al contrario e’ proprio concedendogliela che si vincono le battaglie sul piano delle idee.

    Ecco perche’ le censure che auspica Anelli di Fumo non funzionano.

  10. estremo55 ha detto:

    son davero cotento che Scalfarotto sia interventuto , anche se mi sarei aspettato una solidarietà più vasta da parte del partito dell’onorevole concia. per chi voglia giudicare , sul sito di Militant ci son il video pieno di insulti , “Paola Concia una di loro (riferito a casaPound) “ma guarda questa come cazzo s’è vestitita ; ma l’hai mai arzata na pala e n’piccone. Buffona” e ancora insulti. Le vengono tirati degli oggetti in segno di scherno. Poi andate a vedere il post di un certo Alessandro le da della “lesbica isterica” e a chi gli consiglia di non dirlo..ribadisce “Paola Concia è lesbica e si è comportata da isterica” . Sottolineano anche che quelli di casa pound usano le “lame e di lame si muore” , con una minaccia esplicita. E’ l’anticamera della violenza e il PD non dovrebbe far finta di nulla solo perchè al suo interno c’è chi ancora si atteggia ad un plebeismo cinico solo per ragioni di prevalenza di corrente , o di supporto per qualche posto non ottenuto. Basta leggere i post su facebook di espoenenti polittici , spesso trombati di quelò partito a roma

  11. Luca Signorini ha detto:

    Errata corrige:
    Nella linea: “dimenticandosi che c’e’ un limite stabilito dalla legge riguardo questo tipo di affermazioni?” si e’ infilato un punto di domanda.
    Non c’e’; c’e’ un punto.
    In Inglese: no question mark: just a full stop.
    Eh Eh Eh

  12. Anellidifum0 ha detto:

    Ivan, a suffragio della mia tesi, che poi mica me la sono inventata io, ti cito un bel brano di Foucault trovato oggi per caso:

    “Il liberalismo come io lo intendo, questo liberalismo che può essere caratterizzato come la nuova arte del governo che si forma nel XVIII secolo, implica un intrinseco rapporto di produzione/distruzione nei confronti della libertà (…). Con una mano bisogna produrre la libertà, ma questo medesimo gesto implica che, con l’altra, siano stabilite delle limitazioni, dei controlli, delle costrizioni, degli obblighi basati su delle minacce.”

    Tratto da “La disciplina della libertà” in Biopolitica e liberalismo, 2001. Che poi è anche il motivo per cui nel tuo blog fai commentare lo strollonzò che insulta chi non la pensa come lui, cambiando di continuo le sue fittizie identità, e denigra le tesi altrui a prescindere, mentre sul mio è serenamente bandito da alcuni mesi.

  13. Luca Signorini ha detto:

    Non mi sembra di insultare nessuno.
    Colgo semplicemente acutissime contraddizioni.

    Il mio e’ pacatissimo scambio di opinioni.
    Rispetto molto Ivan Scalpharotto proprio perche’ offre qualche spazio (moderandolo come nel post Goodbye, ahime’) a chi la pensa diversamente da lui.

    Obbiettare alla legittimita’ di intitolare un post:

    – “Carfagna B………A” –

    non significa “denigrare le tesi altrui”, significa richiamare gli apostati ai principi liberali che dimostrano, nei fatti, di rinnegare.

    Sciacquarsi la bocca con quei principi e poi razzolare in modo fascistico impone ai veri liberali come me una reazione radicale di sensibilizzazione, prima, e di rifiuto, poi, se nell’errore si persevera diabolicamente.

    “La coerenza – diceva Foucault – non e’ di questo mondo”.
    (O era il Cristo che diceva cosi? Boh, non ricordo: Ipse dixit, anyway)

    Ma l’incoerenza, quando si fa cosi grossolana, e’ opera di Satana e ci vuole l’esorcista.

    Io non mi chiamo “Strollonzo'”. Pregherei di moderare il lnguaggio.
    Io sono Luca signorini.

  14. giovanni ha detto:

    estremo 55:
    “Sottolineano anche che quelli di casa pound usano le “lame e di lame si muore” , con una minaccia esplicita.”
    ma ci sei o ci fai? SOno i fascisti di casa Pound che ammazzano con le lame, non chi critica la Concia. Se sei ridotto al punto di ribaltare la realtà per darti ragione da solo, sei alla frutta. E mi raccomando, adesso dì che ti ho minacciato…

    Luca Signorini
    “Infatti, per gli Inglesi, che la democrazia la conoscono, non e’ vietando la parola ai nemici della democrazia che li si vince: al contrario e’ proprio concedendogliela che si vincono le battaglie sul piano delle idee. ”
    ahem…
    http://en.wikipedia.org/wiki/Battle_of_Cable_Street
    http://en.wikipedia.org/wiki/Public_Order_Act_1936

  15. Sandro ha detto:

    Condivido in pieno ciò che ha scritto:
    Paolo
    Posted maggio 17, 2010 at 12:42 PM

    Tale opinione non può essere azzittita da idioti veementi (che certo stanno pure a sinistra!).
    L’antifascismo non è un relitto da nostalgici al contrario, è il fondamento di OGNI società libera.
    Oppure la Concia ha una tale considerazione taumaturgica di sè tale da “aprire un varco” (come lei dice) nelle “squadracce fasciste”?

  16. Meursault ha detto:

    Scalfarotto lei è esemplare. Il Pd non imbarca marinai a casaccio. L’omofobia è anche un piatto di spaghetti al sugo. Gli amici neri e rossi. Sapore di casa. E poi si scopre che la Barilla finanzia il traffico d’armi.
    Ricapitolo: la Concia per la seconda volta mostra interesse e appoggio per la causa di Casa Pound (devono avere dei modi squisiti, questi neofascisti), dopo che i nostalgici in questione hanno fatto irruzione in una sede Rai per rivendicare antidemocraticamente il loro diritto ad esserlo. E cosa fa un tipico esponente della sinistra (? – non ridete please) italiana quando scopre la rimonta del fascismo in una città arresa e piagata come Roma? Fa questioni di lana caprina. “Fateli manifestare è un diritto”, sul merito di cosa si manifesta poi non è dato addentrarsi. Perchè poi? Sono legittime opinioni. Un po’ come quelle della Cuccarini che, senza nessuna autorevolezza e nessuna ragione, auspicava matrimoni solo etero. In quel caso però, lei Scalfarotto si scagliò come un’erinni consigliando di boicottarla. Differenze di peso curiose. Una lesbica che appoggia la causa fascista è da rispettare solo in quanto lesbica. O in quanto compagna e amica? A tutti è dato manifestare, un po’ meno mietere consenso persino in barba alla legge sull’apologia di reato. Tanto più, secondo un certo punto di vista, bisogna dare sostegno agli amici qualunque sia la loro battaglia. Il familismo prima dello squadrismo. E che rozzi questi antifascisti, che modi truci. Meglio Adinolfi. “L’antifascismo è così provinciale” dice la Concia, non sapendo nemmeno di cosa va ciancando. Casa Pound applaude, d’altronde sono da sempre xenofobi, ma omofobi mai. Familismo prima che squadrismo. Appunto.

  17. Meursault ha detto:

    P.s. Scalfarotto il video l’ha visto o ha scritto di default? La prima ad alzare i toni e ad urlare è la stessa Concia che dice “siamo nel 2009 e avere l’antifascismo come unica prospettiva della vita…”, come se il ragazzo in questione avesse scritto in fronte “Unicamente antifascista”. Il ragazzo di cui si parla è omosessuale. Quindi a che pro questa sua piccata levata di scudi?

  18. […] Il “caso Concia”. Ecco cos’è l’omofobia. Celebriamo dunque questa giornata dovendo amaramente rilevare che un altro anno è passato senza che il parlamento abbia avuto la capacità e l’autorevolezza necessaria per approvare una legge contro l’odio omofobico. L’inerzia del legislatore non costituisce soltanto un problema politico ma morale: il parlamento ha la responsabilità di indicare con chiarezza i principi che uniscono la nostra comunità nazionale, riempiendo così di senso il nostro contratto sociale. (tags: Concia Diritti_civili Omofobia Scalfarotto) […]

  19. Anna Spina ha detto:

    Buon giorno,
    sono una cittadina media, moderata, bene educata, non violenta, incidentalmente omosessuale. Prima di essere omosessuale sono, però, appunto, una cittadina e non capisco: sacrosanta la libertà d’espressione, nè sacra nè santa la libertà di aggredire con cinghie e bastoni ragazzini delle scuole medie, di comportarsi come bulli violenti in pubblica piazza, di inneggiare al fascismo, di fomentare violenze a sfondo razzista, che a quanto vedo, leggo, conosco è ciò che fanno i “bravi ragazzi” di Blocco Studentesco. Se l’Onorevole Concia pensa che per difendere i diritti di chi ogni giorno è insultato e minacciato in quanto omosessuale uomo o donna, si debba dare una pacca sulle spalle ed uno straccetto di leggititimità democratica a chi diffonde odio e violenza, a chi insulta e minaccia, allora, sul serio, non solo non comprendo, ma anche, sento che non mi rappresenta nè come omosessuale e neanche come cittadina di sinistra.
    amareggiati saluti,
    Anna Spina

  20. Antonello Fabbri ha detto:

    @Giovanni:

    Se tu avessi capito bene le vicende di Cable Street e lo spirito del Public Order Act 1936 non avresti fatto l’intervento che hai fatto e la figura che ne consegue.

    Se esistesse un collegamento logico-storico-politico tra gli esempi da te riportati e l’attivita’ del British National Party (e la miriade di organizzazioni islamiche, estremist-issime e, potenzialmente, violentissime che popolano il panorama politico del Regno Unito) la Terra di Albione non avrebbe i problemi che ha.

    I problemi li ha proprio perche’ quel tipo di battaglie non le conduce marciando per Cable Street o cercando di soffocare movimenti che coonoscono ogni astuzia per sottrarsi al rigore della Legge.
    Se volesse potrebbe soffocare tutto con “leggi antifasciste”, ma non otterebbe nessun risultato.
    L’antifascismo si fa con le idee e facendo buona democrazia.

    Avendo fatto pessima democrazia sotto la precedente amministrazione laburista, ma senza abdicare, per fortuna, ai suoi fondamentali principi, l’Inghilterra sta soffrendo enormi problemi sociali/politici.

    Se la nuova amministrazione liberal/conservatrice o Cons/Lib riuscira’ a fare “buona democrazia”, continuando a non abdicare ai suoi principi fondamentali, i “fascismi”, di qualsiasi colore, incluso quello rosso del marxismo e quello verde dell’islamismo torneranno nel cesso da dove sono emersi.

    E cosi si deve fare in Italia. Non certo ricordandosi che esiste una legge che impedisce la ricostituzione del disciolto Partito Fascista(Anelli di Fumo).

    Anche perche’ abbiamo il convincente esempio dei fascisti di una volta che diventati post-fascisti e conquistati dalla “democrazia”, oggi siedono in un Parlamento democratisissimo e qualcuno di essi occupa anche il seggio di Presidente della Camera. (E sembra volersi candidare a segretario del PD).

    La passione politica e’ un processo in evoluzione soggetto a condizionamenti continui che si manifestano solo in un sistema democratico. Senza questi condizionamenti ogni passione politica rimarrebbe allo stato bruto. Non evolverebbe. E se si cerca di soffocarla scatenerebbe i suoi demoni peggiori.

    Ecco perche’ abbiamo il PD e non il PCI.

  21. scalpha ha detto:

    @Anna Spina

    Cara Anna, io la vedo così, e questo ho cercato di scrivere: qualsiasi siano le opinioni di Paola Concia – opinioni sulle quali io posso concordare o dissentire, la cosa è in questa sede assolutamente irrilevante – questo non legittima nessuno ad aggredirla, intimidirla e definirla una “lesbica isterica” (in nome, poi, dell’antifascismo!)

  22. david ha detto:

    “fascismo rosso del marxismo” te sciacqui la bocca prima de dillo bimbo, che mi sembra che proprio tu non abbia idea di cosa parli. Poi lezioni di antifascismo, al massimo me le faccio dare dall’ANPI che ha condannato molto pesantemente blocco studentesco, non da te dal caldo della tua casuccia e nascosto dietro ad uno pseudonimo davanti ad uno shcermo del computer. Ca v sans dir che la battuta finale tra PCI e PD vide il secondo profondamente perdente e nei numeri, e sopratutto nell’incidenza tanto poitica quanto culturale nel paese.

  23. Antonello Fabbri ha detto:

    Ho la forte sensazione che dietro gli pseudonimi: “Giovanni” e “David”, si nasconda Anelli di Fumo.

    L'”incidenza tanto politica quanto culturale del PCI” fece dell’Italia post bellica una “democrazia mutilata”, perche’ impedi’, con le sue istanze totalitaristiche, la vera dialettica democratica basata sul confronto, non sullo scontro, e sull’alternanza. Costringendo la democrazia a fossilizzarsi nelle sue componenti “cristiane” soffocando le istanze laiche e socialiste: quelle che hanno cominciato ad articolarsi assai vivacemente da quando la connotazione “comunista” e’ stata fatta, giocoforza, scomparire per diventare, appunto, Partito Democratico. Un partito che se fosse meno condizionato dalle sue componenti “comuniste”, come certa “Destra” non e’ piu’ condizionata dalle sue componenti “fasciste”, e governa, potrebbe realmente esercitare “l’influenza politica e culturale” di cui una democrazia, non mutilata, necessita. E governerebbe.

    Off topic:
    Sembra che piano piano, indiscrezione dopo indiscrezione, rumorino dopo rumorino, si stia profilando il sospettino che D’Alema sia un bossetto della Sacra Corona Unita. Mi sbaglio?

  24. Mary ha detto:

    Durante la contestazione Concia non è stata definita “lesbica isterica”. C’è un video, basta vederlo, Scalfarotto. Militant non ha mai definito Concia “una lesbica isterica”, il commento sul loro blog ha lo stesso che ha questo mio sul suo. Ergo, lei è un bugiardo. Sarebbe meglio che chiedesse scusa.

  25. scalpha ha detto:

    Confermo quanto ho scritto: “E dai commenti al video, in puro stile squadrista, che gli stessi hanno girato durante l’azione e diffuso in rete, dove Paola viene definita una “lesbica isterica”.”

  26. davide ha detto:

    E se parlassimo di Carla Fracci che con un piede nella fossa vuole ancora fare la primadonna e togliere lavoro ai giovani che devono andare a lavorare nei Call Centre?
    Quello e’ fascismo: fascismo di sinistra!

  27. maurizio ha detto:

    grazie anche per questa giornata,perchè dà speranza a me e a chi come me tende quotidianamente all’ideale di rendere migliore il posto in cui viviamo…..perchè in tutta questa ingiustizia e dolore…..tra tanti segni di una libera speranza ci siete lei e l’onorevole Concia

  28. Mary ha detto:

    Mi scusi, scalfarotto, la lingua italiana non è un’opinione. Nella frase che lei ha scritto il “dove” si riferisce a “video”: a lei sembra che nel video ci sia quell’espressione ignobile?

  29. scalpha ha detto:

    Mary, il “dove” si riferisce a “commenti al video”. Concordo, l’italiano non è un’opinione.

  30. Anna Spina ha detto:

    Gentile Scalfarotto, certo intimidire una persona, in nome dell’antifascismo è sciagurato, chiunque si faccia trascinare dall’ira e dall’emotività perde la lucidità e la razionalità che, sopratutto se appartiene a minoranze, sono indispensabili non solo epr salvare la pelle, ma, anche, nelle lotte civiche per ottenere/tutelare diritti; esprimere sconcerto in modo duro, ma urbano, come tanti e tante hanno fatto, per una presa di posizione che si riteine sbagliata, non credo invece sia scaigurato, a maggior ragione se quelle prese di posizione provengono da una Onorevole, che, per forza di cose, dunque, non si esprime, o non dovrebbe mai esprimersi, solo per se, ma esprime, anche, una linea politica.
    Mi auguro, davvero, che la linea politica del maggior partito d’Opposizione non sia un melenso “scurdammuce o passato”, un acritico “volemose bene” rivolto poi a giovanotti dal cranio rasato che non sembrano avere molto a cuore nè la non violenza nè la pacata discussione democratica, come mi auguro che il PD abbandoni una linea di timidezze ingiustificabili nella battaglia per i diritti delle persone omosessuali e transessuali; come Lei sa, siamo il Paese europeo che ha un preoccuopante alto tasso di aggressività verbale e fisica nei confronti di lesbiche, omosessuali, transessuali.
    Saluti e buona giornata a tutti
    Anna Spina

  31. scalpha ha detto:

    @Anna Spina

    Ecco, Anna, cominciamo col non aggredirli giustificandoci con le loro opinioni.

  32. […] è solo la Serracchiani che difende la giornata di oggi. Ivan Scalfarotto contesta il Parlamento – di cui anche il Pd partecipa attivamente – per non aver ancora […]