27 Novembre 2009

Diversi da che

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Belli i tempi nei quali ci si poteva crogiolare nel suono delle parole “gli italiani non sono razzisti”. “Non esistono negri italiani” cantano invece oggi alcuni deficienti negli stadi quando gioca Mario Balotelli: deve trattarsi di quelli che pensano che gli italiani devono essere tutti uguali, tutti uguali a loro che cantano ovviamente. La dolorosa lettura dei giornali mi ha fatto venire in mente una mail di rimbrotto affettuoso che ho ricevuto qualche giorno fa da una persona che mi diceva che non bisognerebbe battersi contro il razzismo o l’omfobia, ma bisognerebbe difendere tutte le persone, tutti gli esseri umani, in quanto tali e indipendentemente dalle loro specificità. Un nobile incoraggiamento che però si infrange davanti alla ragione per cui tra i ventidue in campo gli idioti fischiano proprio quello nero, e quello nero colpevole di essere italiano. E’ la constatazione che non è vero che siamo tutti uguali, e che per essere uguali alcuni hanno più bisogno di aiuto, protezione e supporto di altri.

Quando la Santanchè qualche giorno fa mi ha rimproverato in televisione, con la grazia per cui è nota, che io vorrei discriminare gli eterosessuali si è persa proprio questo passaggio: che la discriminazione e l’esclusione non si basano tanto sulla forza dei numeri (gli uomini sono meno delle donne e nel Sudafrica dell’apartheid i neri erano infinitamente più dei bianchi), quanto sulla forza del potere; del potere economico, di quello politico. Per questo esiste l’omofobia e non l’eterofobia, per questo le donne fanno fatica ad acquisire la piena parità, per questo il razzismo dei bianchi contro i neri produce effetti concreti e dolorosi e quello (eventuale) dei neri contro i bianchi potrebbe essere considerato al massimo una forma di autodifesa.

Negare la diversità, incoraggiare la massima omogeneità, pone il problema dell’omogeneità con cosa, con chi. Chi ci vuole tutti uguali, ci vuole uguali a sé. Come lo spot del Ministro Carfagna che incoraggia a non discriminare per non diventare a propria volta diversi, come se essere diversi fosse un problema da risolvere al più presto. Il tema dell’inclusione sta tutto qui: nel l’assicurare che la maggioranza non voglia mai che la minoranza si allinei: che non si convertano gli ebrei, che i gay non debbano fare matrimoni eterosessuali di copertura, che le donne possano fare carriera senza rincorrere clichè di comportamento maschili e che si riconosca e si celebri una volta e per tutte che sì, esistono, e certo che esistono!, italiani neri.

5 risposte a “Diversi da che”

  1. Alexandre Rossi ha detto:

    Eccome se esistiamo (noi) neri e italianissimi. anche perchè con questo cognome non potrei essere certamente un kazaco.
    sappiamo, io e te caro Ivan, che la madre degli imbecilli è perennemente incinta e fa anche parti plurigemellari.
    PS: quando mi chiedono “2° te l’Italia è un Paese razzista?” io rispondo sempre di SI (!)

  2. […] 29 Novembre 2009 · Lascia un Commento In un Paese in cui al governo c’è un partito che ogni giorno trova modo di denigrare gli immigrati, tanto da costringere anche il Papa all’intervento (nonostante questo si scontri con altri interessi vaticani), non c’è da meravigliarsi se poi dei “poveracci” negli stadi prendano esempio. […]

  3. […] Razzisti e poveracci, i negri italiani Ciao! Se sei nuovo da queste parti, ti possiamo consigliare di abbonarti ai nostri feed rss per rimanere aggiornato. Hello there! If you are new here, you might want to subscribe to the RSS feed for updates on this topic.In un Paese con una decente quantità di “razzisti“, non potevano certo mancare i “poveracci” che se la prendono con i “negri italiani“. […]

  4. Tomray ha detto:

    Processo Breve, Guerra Civile, Riduzione della cassa agli immigrati, ecco come ti invasellino il cervelletto degli italiani, il risultato era ovvio INCIUCIO..fra PDL e PD-L!!! Il bersani di turno con il suo vice, non solo non avranno il mio voto, per mille e mille motivi, ma mi auguro che il fumo negli occhi creato con la nomina di un rappresentante delle comunità GLBT non induca le stesse un domani a dargli il voto, oltre alle prese in giro di tutto un’anno sui DICO metamorfosatosi in altri mille acronimi, tanto per prendere tempo e continuare bellamente a prenderci per i fondelli, e se qualcuno ha la memoria corta si guardi lo splendido film “Improvvisamente L’inverno Scorso” per assaporare da vicino alla sincera ironia di questa classe politica che ci ha trattato come dei figli imbecilli!!! A cui chiede però il voto, per poi aggirare gli obblighi presi sotto una cappa di ironia paternalistica ed ipocrita! A cominciare da Rosy Bindi e la sua altura di ex democristiana, se qualcuno avesse avuto ancora qualche dubbio ora con questo ennesimo INCIUCIO spero possa aprire gli occhi e cancellare dalla mente che mai e poi mai questo PD dara voce con atti concreti alla comunità GLBT nonostante il suo vice! Ricodate, ricordate!!!!!!!

  5. tomraybans ha detto:

    Avete letto Travaglio sul Fatto Quotidiano… non resta che vedere il video è una bomba! Se possibile sterminera’ il PD e la sua gentaglia doppiogiochista alla dalemik….fino a bersani, ecco chi sono veramente…….GBLT altro che scalfarotto quello naviga fra’ gli stronzi maleodoranti non fatevi prendere ANCORA per il culo…