A Viareggio come all’Aquila, ai funerali delle vittime dell’incidente ferroviario con il vescovo è dovuto intervenire nuovamente l’imam. L’Italia cambia, lo si vede quando la sfortuna pesca a caso nel mazzo trovando sempre più spesso italiani di altre culture, lingue, religioni.
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Ivan Scalfarotto
Sottosegretario di Stato al Ministero dell'Interno nel Governo Draghi. Deputato di Italia Viva. Mi occupo di democrazia, di diritti e libertà, di enti locali, impresa e affari internazionali.
Ho fondato Parks - Liberi e Uguali.
3 risposte a “L'Italia che cambia”
E’ da un pò che ci penso..Hai ragione.
questo tuo contributo, che condivido in pieno, lo riporterò su crossmode.it, un blog che cerca di monitorare l’Italia interculturale.. …
poi se penso a come sono trattati i decessi dei non cattolici nei nostri ospedali..mi dico che il lavoro è lungo..cmq son felice che tu abbia notato il piccolo grande gesto..laico
[…] Dall’Aquila a Viareggio, l’Italia che cambia Posted on Martedì, 7 Luglio, 2009 by mic Dal blog di Scalfarotto: […]
E come se hai ragione. Ormai l’italia è un paese multietnico. Quando la mannaia cade a caso non prende solo italiani. E c’è qualcuno che ancora lo nega e non lo vuole.
Ma c’è di peggio. L’imam è intervenuto perché c’erano vittime marocchine, quindi straniere, quindi non cristiane.
Questo assioma mi fa arrabbiare alquanto. Se io sono italiano, solo per questo sono cattolico? E se, morto, volessi un funerale laico, senza preti?
Se volessi morire senza l’intrusione di Santa Romana Chiesa? Magari invitando tutti gli amici a bersi un bicchiere di vino al mio ricordo?
Ormai in Italia, ci rendiamo conto, c’è un’alta percentuale di stranieri. Vogliamo renderci conto che, fra gli abitanti di questo Paese, cittadin e non cittadini, c’è un’alta percentuale di non cattolici?
Saverio