Le cronache riportano del pranzo avvenuto ieri a casa Prodi per tentare di dirimere l’annosa questione della legge sui Pacs: un esercizio in teoria semplicissimo la cui felice conclusione non porterebbe certamente il Paese sulle barricate posto che da queste parti – nonostante la deprimente e colpevole inerzia della nostra classe politica – il tema delle coppie di fatto è stato già abbondantemente digerito da tutti. Dico tutti e intendo comprendere i cattolici che, come tutti sanno, nella stragrande maggioranza dei casi disattendono con svizzera puntualità tutti gli insegnamenti della Chiesa in tema di sessualità.
Bisogna dare atto a Barbara Pollastrini di essere una che non si scoraggia. Nonostante le difficoltà e le ritrosie di Bindi & Co. la ministra per le Pari Opportunità non sta mollando l’osso e magari riuscirà a farci avere il disegno di legge governativo entro la data promessa del 31 gennaio. Staremo a vedere, così come staremo a vedere cosa verrà fuori dai tentativi di mediazione al ragù di Prodi e signora.
Sto seguendo con molta curiosità questa querelle terminologica sul diritto dei componenti la coppia di fatto contrapposto ai diritti della coppia in quanto tale. E’ evidentemente un puro esercizio dialettico dietro il quale si sta nascondendo il tentativo di Rutelli e soci di produrre il proverbiale topolino che lasci le persone che condividono la propria vita con un’altra persona senza sposarla (o peggio senza avere la possibilità e il diritto di sposarla) nelle medesime braghe di tela in cui si trova oggi. Il paradosso è che proprio a voler guardare i diritti dei cittadini singoli si dovrebbe dire che chiunque in Italia dovrebbe godere dei medesimi diritti, ivi compreso secondo me quello di sposarsi (ho detto sposarsi).
Una legge di compromesso è l’unica cosa che riusciremo ad avere. Vediamo quanto inaccettabile sarà questo compromesso. Nessuno si illuda però che i cittadini di serie B che questa legge di certo non emanciperà si adatteranno a restare tali.
28 risposte a “Serie B”
Il problema è che i cittadini di serie b sembrano talmente sparpagliati e concentrati su altro che questo topolino, se ci sarà, rischia di restare tale per decenni… Se il governo riesce a tenere per 5 anni, la decisione di affrntare i Pacs oggi sembra geniale. Si partorirà il topolino, e si avranno 4 anni per farlo dimenticare a gy e etero interessati o meno… E nel 2001 il movimento ancora diviso non avrà la forza di far pesare i suoi voti…
Credo fermamente che i pacs siano, di fatto, la naturale prosecuzione del filone legiferativo denominato “ad personam”, considerando la “personam” l’esimio cavaliere forzista. Grazie a questa legge finalmente Berlusconi e Bondi potranno regolarizzare la loro convivenza sotto il tetto della villa di Arcore :))
Secondo me, in questo caso niente sarebbe meglio di poco.
Non a caso il disegno politico dei filovaticani e’ di concedere il meno possibile, ma di concedere comunque… perche’ sanno benissimo che in cattolandia le cose non si cambiano facilmente.
Rifiutare la loro carita’ allora sarebbe piu’ dignitoso che non accettare di passare per cittadini di serie B.
vi prego però non attaccate la pollastrini(santa donna)e non chiedete troopo siate realisti siamo pur sempre in italia
Ma che diavolo vuol dire: “siate realisti”? Perché dovremmo arrenderci all’evidenza e rinunciare a cambiare le cose? Non dobbiamo essere grati a nessuno per le scarse concessioni che avremo, semmai lottare con le nostre forze perché anche l’Italia diventi un po’ più civile. Altrimenti dovremmo dichiararci sconfitti e dare per perso il nostro paese.
A parte il fatto che ultimamente non mi sento un cittadino di serie B, ma un cittadino di serie C3, mi secca ammettere che l’indifferenza rispetto a certi temi da parte di buona parte dei diretti interessati giustifica ampiamente gli esiti infelici che si profilano all’orizzonte. Alzi la mano chi, fra i suoi amici omosessuali (italiani), non ha più di qualcuno che critica apertamente l’equiparazione dei diritti civili e le manifestazioni relative (corteo del gay pride in testa). Quando ribatto questo atteggiamento mi sento spesso rispondere con frasi del tipo “sono cose personali…” oppure “io non mi definisco…”, e la cosa grave è che questo atteggiamento è particolarmente diffuso fra i giovani. Credo che sia quella che in psicologia viene definita “dissonanza cognitiva”. Sicuramente l’apertura della società è in aumento, ma io in giro sto riscontrando ancora tanta e tale omofobia interiorizzata che non mi stupisce affatto che non si sia ancora riusciti a dare una risposta popolare davvero numerosa, forte e coesa rispetto a quanto sta accadendo. Se tutta la gente effettivamente coinvolta dai processi legiferativi in corso fosse più visibile (e consapevole) le cose andrebbero in maniera molto diversa.
Spero che l’inevitabile topolino che sarà partorito dalla montagna aumenti ancora di più la consapevolezza tra noi cittadini di serie B (o C, o D) di essere tali. Gli strali della Chiesa continueranno a dare una mano in tal senso.
La Pollastrini fa quel che può, ma io ho voglia di lottare per una classe politica in cui la posizione di una Pollastrini non sia isolata e soprattutto non sia neanche la più avanzata.
Non c’è gusto a commentare dopo Disorder: esprime sempre quel che penso io e pure con le stesse parole che avrei utilizzato. Dovrò cominciare a odiarlo? 😉
Menate a parte, Ivan dice bene: si va verso una “soluzione” di compromesso (e mai virgolette fuorono poste meglio) al ribasso assoluto. Bisogna solo vedere fino a che punto si è capaci di toccare il fondo (alcuni diritti individuali di stampo economico ai componenti le unioni di fatto) e quando invece si comincia a scavare (accertamento al posto della registrazione). Per una volta sono dell’idea che al poco sia preferibile il niente, come dice Pimpa: non si possono accettare elemosine sui diritti civili.
I neri d’America, a loro tempo, non accettarono soluzioni di compromesso, ma c’è da dire che loro avevano dei leader come Malcolm X e Martin Luter King, e dietro di loro un popolo consapevole e stufo marcio. Da noi, purtroppo, non si vedono personaggi dotati di altrettanta capacità e carisma come leader, ma nemmeno un popolo interessato e stufo marcio.
Ivan:
possibile che non possiamo fare nulla. Dobbiamo assistere passivi a questo scempio e limitarci a leggere nei giornali cosa decide Rutelli, cose decide la Binetti?
Se vi fate un giro su sto sito, vedrete in che bella compagnia sta l’Italia: http://www.liff.it/view.php?ID=1124
Che possiamo fare?
Vorrei sapere come concilia l’UDC la strenua difesa della famiglia tradizionale con le foto di Casini che appaiono sui rotocalchi, sorridente accanto alla giovanissima compagna. Quella non è una famiglia di fatto?
O la contraddizione la vedo solo io, oppure ancora una volta è il trionfo dell’ipocrisia e del privilegio.
Mi permetto di cambiare leggermente argomento.
Ivan qualche giorno fa ha scritto di come gli Spagnoli conquistino quote di mercato e presto “ci faranno le scarpe” guadagnando più di noi.
Bene oggi è uscita la classifica di brandchannel.com riportata su Repubblica che conferma in pieno i discorsi fatti da Ivan in quel post. Dominano i marchi tecnologici (Google, youtube, nokia, ecc…) e i marchi dei prodotti di massa a basso costo e buona qualità (ikea e Zara e toyota per le automobili) avvalorando la tesi di Ivan.
Noi italiani siamo ovviamente assenti da ambedue le categoria e continuiamo a menarcela con i discorsi dell’altaqualità da pagare, del made in italy osannato da tutti(???), dei dazi contro il dumping…
Direi che la vignetta di Giuliano, ieri, su Repubblica, inquadri in modo abbastanza preciso Paese e Governo attuali: “Non ho capito bene: l’opposizione la fanno loro o la facciamo noi?”
Mi pare di essere in un grande bazar di Samarcanda dove è possibile trovare davvero di tutto, persino gli elefanti rosa e con questa affermazione faccio riferimento a questo governo e alla situazione politica italiana tutta. Abbiamo dei cattolici che puntualmente disattendono, come dici tu, tutte le affermazioni dei vertici della chiesa senza porsi il dilemma se possono dirsi ancora cristiani oppure no. Abbiamo dei politici, campioni della famiglia disgregata dai divorzi, dai riti celtici e dalla semplice dabbenaggine che siscoprono “difensori della famiglia” e nessuno sembra avere qualcosa da eccepire. Abbiamo una maggioranza brancaleonesca che mette insieme lo zolfo e l’incenso, il diavolo e l’acqua santa, kyrie & leison, con una scissione interna che nemmeno il ponte sullo stretto potrebbe rimediare seppure in parte. Abbiamo dei politici del csx che non hanno imparato niente dalla lezione del 2001 quando furono mandati a casa per indegnità e per nausea dai loro elettori, seppur consapevoli di consegnare l’Italia a Berlusconi. Gli stessi politici che in 5 anni non sono riusciti ad organizzare un’alternativa di governo. C’è da essere un po’ incazzati o no? Se dovessimo seguire il monito di ncaleone: “Al primo scontro ti giudicherò!”, questo governo sarebbe già stato sfiduciato. Spero solo che riprenda quota perché più giù di così non può andare, nemmeno sui pacs, o fa una legge decente o secondo me implode.
Un saluto da Garbo
http://garbo.ilcannocchiale.it/
Ci rifilerenno una bufala!!!
COme se non bastasse, è arrivata pure la mazzata presidenziale. Se qualcuno aveva ancora dei dubbi sul fatto che siamo uno Stato confessionale, ora è servito.
Io non ce la farò a festeggiare. Sono convinto che se approveranno queste proposte mutilate e umiliate, a gioire saranno i vescovi. Ci daranno una piccola parte di quello che vogliamo, solo un riconoscimento a metà che servirà solo per sancire la differenza, per dichiarare per legge che l’amore omo è un amore debole.
Non sarà mai un principio di uguaglianza, di libertà, ma un recinto che i gay potranno addobbare con tutti i lustrini ma che non illuminerà nessun percorso di cambiamento della società e della cultura italiana.
Tanto per aggiornare un pò il dibattito su serie B, C o dilettanti, temo che viste le ultime esternazioni di Napolitano, Prodi e (ultimora) Mons. Bettori secondo cui la legge sui pacs sarebbe “superflua”, sarà già tanto se riusciremo a continuare a considerarci a pieno diritto cittadini europei, vista l’arretratezza e la restaurazione da teocrazia islamica nella quale vogliono costringerci a vivere…
Saluti a tutte/tutti.
Massimo
Tanto per aggiornare un pò il dibattito su serie B, C o dilettanti, temo che viste le ultime esternazioni di Napolitano, Prodi e (ultimora) Mons. Bettori secondo cui la legge sui pacs sarebbe “superflua”, sarà già tanto se riusciremo a continuare a considerarci a pieno diritto cittadini europei, vista l’arretratezza e la restaurazione da teocrazia islamica nella quale vogliono costringerci a vivere…
Saluti a tutte/tutti.
Massimo
Tanto per aggiornare un pò il dibattito su serie B, C o dilettanti, temo che viste le ultime esternazioni di Napolitano, Prodi e (ultimora) Mons. Bettori secondo cui la legge sui pacs sarebbe “superflua”, sarà già tanto se riusciremo a continuare a considerarci a pieno diritto cittadini europei, vista l’arretratezza e la restaurazione da teocrazia islamica nella quale vogliono costringerci a vivere…
Saluti a tutte/tutti.
Massimo
Tanto per aggiornare un pò il dibattito su serie B, C o dilettanti, temo che viste le ultime esternazioni di Napolitano, Prodi e (ultimora) Mons. Bettori secondo cui la legge sui pacs sarebbe “superflua”, sarà già tanto se riusciremo a continuare a considerarci a pieno diritto cittadini europei, vista l’arretratezza e la restaurazione da teocrazia islamica nella quale vogliono costringerci a vivere…
Saluti a tutte/tutti.
Massimo
no, noi cittadini di serie B (e la B sta per bonazzi!!!) non ci arrenderemo.
E se poi non dobbiamo godere degli stessi diritti, almeno ci tolgano i doveri: perchè dobbiamo pagare le tasse come tutti gli altri? Se non ho diritto a sposarmi e a figli non voglio dover sostenere con i miei soldi asili e politiche assistenzialistiche alle famiglie fondate sul matrimonio.
Sbaglio o l’Italia è uno dei pochi stati europei ancora senza una regolamentazione adeguata a riguardo? Urge una nuova breccia…
Braghe di tela mi sembra un pò troppo. Non ne facciamo una questione così epocale. I diritti che mi vengono negati sono pochini. Per ora, per non essermi sposato, ho perso 5000 euro di aiuto della Regione Lombardia. Ho voluto restare nel peccato anche se con quei soldi ci pagavo l’agenzia immobiliare… Ma si vive bene anche senza quei diritti, per ora! Ripeto, per ora. Gli immigrati se la passano peggio.
Jackleopardi,
chissenefrega dei 5000 euro.
Quanto vale la tua dignita’ di uomo (se ritieni di averla una dignita’ di uomo) ?
Non e’ di soldi che stiamo parlando, e neanche di peccato.
Stiamo parlando di diritti.
Finche’ si ragiona cosi’…
Jack, scusa se te lo dico, ma graziealcavolo. Se ci mettiamo a fare paralleli con gli extracomunitari, o magari con i gay che vivono in Russia o nei paesi islamici, in Italia state da nababbi: nessuno vi lapida più (a parte quei 200 omocidi registrati a Roma negli ultimi 31 anni, di cui il primo fu PPP).
Il fatto è che dovreste volervi pensare cittadini che vivono in un paese euroccidentale, non mediorientale.
Il fronte zapaterista scrive un appello contro i (non) pacs di Prodi
ITs Like ME
[url=http://myurl.com.tw/jcos]casino bonus[/url]
hi
[url=][/url]