15 Aprile 2006

E' un impegno

Diario

Se Luca Sofri è costretto ad un post, piuttosto secco nei toni, di pura descrizione di un fatto, vuol dire davvero che in Italia anche l’evidenza necessita a questo punto di essere puntualizzata. Luca ha perfettamente ragione, il centro-sinistra ha vinto perché ha preso più voti del centrodestra alla Camera dei Deputati che è l’assemblea che viene eletta dal corpo elettorale nella sua interezza, lo stesso campione della popolazione italiana – per dire – che vota per i referendum e per le amministrative: gli italiani, insomma, che hanno raggiunto la maggiore età.
Ma c’è una cosa molto molto più importante da dire che è che l’Unione ha vinto sulla base della legge elettorale vigente che è l’unica cosa che davvero conti. Il fatto che una o l’altra coalizione abbia preso più voti è del tutto irrilevante. Nel maggioritario secco, per esempio, è del tutto possibile che governi la coalizione che ha ottenuto meno voti. Con quel sistema elettorale infatti, l’unico seggio di ogni collegio scatta a favore di quel partito che abbia ricevuto anche un solo voto di maggioranza. Il che significa che in teoria uno dei partiti può governare con un’ampia maggioranza parlamentare pur avendo avuto molti meno voti dell’altro partito o coalizione: è sufficiente infatti che vinca in molti collegi per pochi voti e perda nei restanti collegi con svantaggi molto marcati.
E’ il motivo per il quale i Liberal-Democratici prendono sempre il loro bel 20% dei voti e non beccano che pochissimi parlamentari a Westminster: ma a Londra nessuno però si sognerebbe di mettere in discussione una vittoria elettorale sulla base del numero dei voti popolari. Semplicemente perché la legge elettorale non funziona così, e come la legge funzioni si sa già da prima delle elezioni.
Questo è davvero il punto. Il punto è che la nostra legge elettorale è una vera porcata (e lo si sapeva appunto già da prima delle elezioni). Io lo penso da sempre, lo pensa il Ministro Calderoli, che questa stessa legge ha voluto e battezzato, e stupisce adesso che gli stessi autori di questa immane schifezza ricorrano al parametro dei voti popolari per tentare di delegittimare l’altrui vittoria destabilizzando gravemente il quadro politico, una volta che hanno essi stessi creato una legge proporzionale con, udite udite, premio di maggioranza.
E’ una legge che presenta evidenti profili di incostituzionalità, che va contro il buon senso e la volontà espressa dagli italiani a favore del maggioritario, che non favorisce la governabilità, che lascia alle segreterie dei partiti la selezione dei parlamentari riducendo paurosamente la rappresentatività popolare, e che – ciò che forse è più grave – è stata fatta in perfetta cattiva fede da una parte sull’altra (il che potrebbe anche starci) ma a costo di mettere in grave rischio gli interessi del Paese.
E’ per questo che subito la nuova maggioranza dovrà abrogare questa legge. Farò di questo una battaglia per tutta la durata della prossima legislatura. E’ un impegno.