30 Dicembre 2005

Prue verso casa

Diario

Passate le mie prime tre settimane qui in Russia, e il mio primissimo Natale all’estero, è ora tempo di volgere le prore verso casa. Vi parlerò presto di Mosca, sto ancora guardandomi intorno e cercando di raccapezzarmi in questa incredibile città. Quello che posso dire è che è un posto affascinante ed estremo, un posto che non dimentichi. Sono contento di essere qui e, mancherebbe, sono contentissimo di tornare a casa. Mi sento in fondo un po’ come quegli emigranti di fine ottocento, a metà tra i dipinti iperrealistici di certe strazianti canzoni folk (“E ce ne costa lacreme st’America, a nuje napulitane…”) e gli improbabili ritratti dei filmoni holliwoodiani (“La prima classe costa mille lire, la seconda cento, la terza dolore e spavento…”). Insomma, con la mia lacrimuccia in tasca, eccomi che torno a casa. Mamma, butta la pasta!